In questo articolo analizziamo le modifiche ai bonus fiscali previste dal DDL di Bilancio 2025
Incentivi e bonus per la ristrutturazione fino ad oggi
Dal 2020 il Superbonus ha rivoluzionato il settore delle ristrutturazioni immobiliari. Offrendo agevolazioni fiscali fino al 110% per lavori di efficientamento energetico nei condomini, ha incentivato molti a investire in miglioramenti significativi, come l’installazione di cappotti termici, la sostituzione degli infissi e l’installazione di impianti solari e fotovoltaici.
Grazie al Superbonus, i condomini hanno risparmiato in media il 30-40% sui costi energetici. Nel frattempo, il settore delle costruzioni e i tecnici hanno registrato una crescita notevole. Questi incentivi, infatti, hanno generato valore sia per i professionisti del settore edilizio sia per i proprietari immobiliari, trasformando il bonus in un vero e proprio investimento redditizio.
Caso studio: Riqualificazione energetica di un condominio
Un esempio di Superbonus di cui ci siamo occupati è la riqualificazione di un condominio di 124 appartamenti in provincia di Milano.
Qui, un intervento da 15 milioni di euro ha previsto l’applicazione di mattonelle in klinker per rispettare le direttive paesaggistiche e mantenere l’identità storica dell’edificio.
I lavori di ristrutturazione hanno incluso:
- Sistema di isolamento a cappotto per 16.000 mq, di cui 6.000 mq con rivestimento in klinker;
- Sostituzione degli infissi con serramenti ad alte prestazioni;
- Installazione di un impianto fotovoltaico;
- Isolamento di superfici verticali e orizzontali.
Attraverso questi interventi abbiamo unito innovazione tecnologica e rispetto dell’architettura storica, migliorando l’efficienza energetica e valorizzando l’estetica dell’immobile.
Bonus ristrutturazione prima casa 2025
Il 2025 rappresenta un anno di transizione per il Bonus Casa. Le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie saranno valide fino al 31 dicembre 2024; dal 1° gennaio 2025 secondo il DDL di Bilancio, scenderanno al 36% con un tetto di spesa di 48.000 € per le seconde case, mentre rimarranno al 50% con un limite di 96.000 € per la prima casa.
Come funzionerà l’ecobonus nel 2025? In sostanza, fino al 2024, eseguendo una serie di lavori sul proprio immobile, finalizzati al risparmio energetico, dalla sostituzione della caldaia all’installazione di schermature solari o finestre comprensive di infissi con particolari caratteristiche energetiche fino a dispositivi multimediali per il controllo da remoto del riscaldamento o climatizzazione di casa, si ha diritto alla detrazione delle spese sostenute con aliquota differenziata a seconda della tipologia d’intervento.
Ecobonus 2025 e direttiva UE
Per queste tipologie d’intervento, l’Ecobonus nel 2025 resterà attivo e sembrerebbe plausibile un’unificazione in un bonus unico al 65%. Inoltre potrebbe essere messa in atto una differenziazione dell’aliquota in funzione della destinazione dell’unità immobiliare (prima o seconda casa).
Questo cambiamento nasce dal bisogno di allinearsi agli obiettivi europei che prevedono una significativa riduzione delle emissioni di CO₂ entro il 2035, con obblighi per le abitazioni a bassa efficienza energetica.
Queste agevolazioni intendono razionalizzare le risorse a disposizione per i bonus fiscali, puntando prevalentemente su miglioramenti a favore delle prime case.
Quindi tra gli interventi detraibili dovrebbero rientrare quelli realizzati sulle parti comuni e private degli edifici residenziali secondo quanto segue:
- Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia: copertura del tetto, rifacimento delle facciate e rinnovo degli impianti, ecc. (valido per interventi condominiali e su singoli unità immobiliari);
- Lavori di manutenzione ordinaria su parti comuni: come la tinteggiatura o il rifacimento di pavimenti, se effettuati su aree condivise di un edificio condominiale o integrati in ristrutturazioni più ampie di singole unità immobiliari.
Tipologie di interventi detraibili con i bonus nel 2025
I lavori di manutenzione ordinaria danno diritto al bonus, del 50% fino al 31 dicembre 2024, dal 1° gennaio 2025 al 50 o 36% a seconda dell’immobile oggetto dei lavori, solo se realizzati sulle parti comuni del condominio o se inseriti all’interno di una ristrutturazione per lavori su singoli appartamenti.
Dal 2025 questi interventi saranno cruciali per migliorare il valore di mercato degli immobili, soprattutto in risposta alle future normative.
Conclusioni
Le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione rappresentano una grande opportunità per i condomini che vogliono migliorare l’efficienza energetica, ridurre i costi di gestione e aumentare il valore degli immobili.
Le nuove normative del 2025 richiedono un’attenta pianificazione, ma consentono di continuare ad usufruire di vantaggi economici per interventi su prime e seconde case.
Sitografia
GaussGroup: Bonus ristrutturazioni 2025
Cose di Casa: Bonus casa 2025: che cosa cambia per ristrutturazione, ecobonus, mobili e Superbonus
Ingenio: Bonus Ristrutturazioni 2025, verso la Manovra: prime case ancora al 50%
Idealista: Bonus ristrutturazione 2025 al 50% per la prima casa, cosa prevede la proroga
Scritto da Michela Arcidiacono e dall’Ing. Paolo Stasulli